Era nell’aria, ora è ufficiale, la famiglia si è allargata! Stiamo parlando di UR3 il nuovo fratellino dei robot collaborativi UR5 e UR10 di Universal Robots.

Puoi scegliere di aspettare il 13 aprile, in occasione dell’Hannover Messe 2015 in Europa o Automate 2015 di Chicago in America (settimana prossima) per saperne di più…oppure continuare a leggere l’articolo e scoprire perchè con l’UR 3 si aprono nuovi scenari di utilizzo della robotica collaborativa per la piccola e media impresa.

Dopo il 10 e il 5, è il momento del 3, ecco il suo “curriculum”

La scelta dei nomi in casa Universal Robots è semplice, immediata, senza fronzoli. Riflette l’anima dei loro robot collaborativi. 10, 5 e 3 sono i chili di carico delle braccia robotiche.

Il nuovo robot di Universal Robots dunque, sorregge un carico pari a 3 kg, pesa solo 11,02 kg, offre una rotazione a 360 gradi di tutti gli snodi, l’estensione del braccio è pari a 50 cm e, grande novità, ha una rotazione infinita su asse 6, l’ideale per applicazioni di avvitatura.

Queste e altre caratteristiche che vedremo più sotto, fanno intuire il concept che ha portato alla progettazione di questo robot: rendere la robotica collaborativa ancora più flessibile e leggera, espandendo la portabilità dei modelli precedenti. In sintesi, stiamo parlando di un robot da tavolo che lavora al fianco dei lavoratori umani.

Riassumiamo in breve le principali specifiche tecniche di UR3:

• Robot collaborativo a 6 assi da tavolo

• Peso: 11,02 kg

• Carico: 3 kg

• Estensione: 50 cm

• Rotazione a 360 gradi di tutti gli snodi e rotazione infinita dello snodo di terminazione

• Ripetibilità: ±0,1 mm

• 15 impostazioni avanzate e personalizzabili di sicurezza; integra un sensore di forza pari a 150 Newton di default, ma si può impostare il blocco nel caso in cui incontri una forza pari a 50 Newton

• Controllo migliorato della forza

• Nuova scheda madre per un avvio più veloce

• Design modulare: il cambio di uno snodo richiede meno di 30 minuti con la consegna in un giorno

UR 3 l’artigiano robotico che ti serve per…

Quando visitiamo i clienti, spesso scopriamo potenzialità dei robot collaborativi che non avevamo preso in considerazione. Le applicazioni di utilizzo sono svariate e sorprendenti. In questi anni li abbiamo visti sfruttare al massimo la loro semplicità di programmazione, il poco ingombro, l’assenza di barriere di protezione. Ne abbiamo parlato più volte sul nostro blog: i campi applicativi della robotica collaborativa sono sorprendenti ed alcuni ancora non conosciuti. La nuova generazione di UR5 e UR10 è ancora più veloce e performante.

Ma l’UR3 come abbiamo detto poco sopra, nasce da un nuovo concept. Raggiungere quelle attività, quegli spazi lavorativi, che i fratelli maggiori non potevano fisicamente occupare. Questo significa svolgere attività da “tavolo”, posizionarsi in stazioni di lavoro separate in cui raccogliere, assemblare e manipolare le parti all’interno di linee di produzione ottimizzate.

E’ un vero e proprio terzo braccio, un robot che collabora fianco a fianco.

E’ l’ideale per operazioni da laboratorio, al fianco degli uomini gli UR 3 possono maneggiare componenti e ambienti in cui sono presenti sostanze tossiche o pericolose, evitando ai colleghi umani di correre dei rischi.

Ma le caratteristiche compatte di questo robot lo rendono più “artigiano”, lasciateci utilizzare questa espressione, rispetto ai suoi fratelli più grandi. Perchè artigiano? Perchè grazie alla rotazione infinita dell’asse 6  e il controllo migliorato della forza, lo vediamo come soluzione perfetta per quelle attività in cui occorre tanta precisione e pazienza “certosina”.

Non stiamo parlando di robot industriali da grandi catene di montaggio. Questi cobot sono adatti per raccogliere viti, montarle e stringerle applicando la corretta torsione. Nelle applicazioni di stesura del collante, ne abbiamo parlato in questo articolo, possono dosare lo stesso quantitativo di colla con una pressione costante e stabile lungo un percorso predefinito.

Riassumiamo brevemente solo alcune delle applicazioni in cui sfruttare al massimo i vantaggi degli UR3 di Universal Robots:

• Incollaggio

• Assemblaggio

• Lucidatura

• Avvitamento

• Raccolta e posizionamento

• Utilizzo di utensili manuali

• Attività di laboratorio

• Aspirazione

• Componenti elettronici

UR 3 le prime impressioni

I robot di Universal Robots, la società ha sede a Odense, Danimarca, sono il risultato di molti anni di intense ricerche nel campo della robotica. Da quando il primo robot UR è entrato sul mercato nel dicembre 2008, la società ha visto una crescita esponenziale sorprendente. Le braccia robotiche sono vendute in più di 50 paesi in tutto il mondo. Il periodo medio di ammortamento per i robot UR è il più veloce del settore, con solo 195 giorni.

Esben Oestergaard, CTO e co-fondatore di Universal Robots, ha guidato la fase di sviluppo, durata tre anni, dei nuovi UR3. A proposito della nuova “creatura” ha dichiarato:

“Grazie a UR3, l’automazione da tavolo è semplice, sicura e flessibile; un singolo lavoratore può portare a termine quello che tradizionalmente sarebbe stato un compito svolto da due persone perchè il robot UR3 funge da ‘terza mano’. E’ la scelta ideale per le applicazioni che richiedono funzionalità a sei assi in cui misure, sicurezza e costi sono fondamentali”

“Abbiamo visto aziende integrare le nostre braccia robotiche UR5 e UR10 in applicazioni e settori che inizialmente non ci aspettavamo. Allo stesso modo sono sicuro che rimarremo sorpresi nel vedere che UR3 può adattarsi a nuovi scenari in cui i robot non si sono mai visti”, ha aggiunto Oestergaard.

Ecco altre considerazioni interessanti da parte di un grande esperto del settore. Ovvero Dan Kara, Practice Director, Robotics, Automation and Intelligent Systems per ABI Research:

“Universal Robots ha guadagnato un’ottima reputazione nella produzione di braccia robotiche industriali, che possono essere programmate semplicemente per lavorare in sicurezza e collaborare con i dipendenti. Grazie all’introduzione di UR3, Universal Robots sta ampliando la gamma di applicazioni ideali per la propria tecnologia esclusiva, così come il numero e le tipologie di imprese che possono immediatamente trarre benefici dall’assemblaggio robotizzato e dall’automatizzazione dei processi produttivi. In questo modo l’azienda ha aumentato notevolmente il campo d’azione dei propri mercati. Tutti avranno dei vantaggi”.

Concludiamo con le considerazioni di Fabio Facchinetti tecnico ingegnere di Alumotion Srl Milano:

La strada della collaboratività è oramai tracciata. UR3 sarà il perfetto collaboratore sulle linee di montaggio eseguendo lavori ripetitivi e che necessitano di alti gradi di ripetitività e di precisione su lunghi turni di lavoro. Un occhio all’ergonomia e al controllo di qualità sono gli ingredienti chiave della fabbrica del futuro.

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