Incentivi Industria 4.0 2022: credito d’imposta del 40% fino al 31 dicembre, dal 2023 riduzione a metà
Il Piano Transizione 4.0 (noto ancora oggi come Industria 4.0, anche se è stato rinominato nel 2020) cambia ancora.
Con la Legge di Bilancio 2022, infatti, viene confermata una proroga del credito d’imposta per gli investimenti in innovazione, ma sono anche rimodulate – con un notevole ribasso – le percentuali messe a disposizione.
Nel 2022 è ancora particolarmente conveniente accedere a questo particolare beneficio, mentre per il triennio 2023-2025 le quote saranno dimezzate (salvo nuove indicazioni del Governo).
Vai all’approfondimento dedicato al Nuovo Credito d’Imposta Industria 4.0 dal 2023 al 2025
I riferimenti sono contenuti nel comma 44 dell’articolo 1, legge 234/2021.
Credito d’imposta 2022 per investimenti in beni materiali 4.0
Il credito d’imposta per gli investimenti in “Beni 4.0” nel 2022 è confermato nelle misure già note dal 2021, e precisamente:
- 40% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro
- 20% per investimenti da 2,5 a 10 mld di euro
- 10% per investimenti da 10 a 20 mln di euro
La spesa deve essere stata sostenuta entro il 31 dicembre 2022, o entro il 30 giugno 2023 se l’ordine è stato perfezionato entro il 31.12.2022 ed è stato anche pagato un acconto di almeno il 20%.
In questo ultimo caso è necessario che il bene sia messo in funzione entro il 30 giugno 2023, pena la decadenza del bonus.
È importante ricordare che sono agevolabili solo:
- le cosiddette “tecnologie abilitanti”, ossia beni strumentali nuovi necessari per la transizione al digitale contenuti negli allegati A e B della legge che introduce l’incentivo: i robot collaborativi (o cobot) rientrano tra questi beni strumentali
- dispositivi per l’interazione uomo-macchina e per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza del posto di lavoro che possono essere interconnessi e monitorati da remoto
Per quanto riguarda questa ultima ipotesi, come Alumotion mettiamo a disposizione sia soluzioni in cloud sia on premise per i clienti che per qualsiasi esigenza vogliono mantenere i dati sotto il proprio controllo esclusivo.
I software necessari al funzionamento delle applicazioni robotiche sono considerati parte delle stesse e quindi godono dell’agevolazione prevista per i beni materiali 4.0.
Il credito d’imposta maturato può essere utilizzato in compensazione già a partire dall’anno di avvenuta connessione dei robot. L’importo viene spalmato su 3 quote annuali (anziché 5 come avveniva fino al 2020), con una formula che rende ancora più vantaggioso sfruttare questo genere di opportunità.
Come cambia il credito d’imposta per Industria 4.0 dal 2023 al 2025?
La Legge di Bilancio 2022 ha stabilito anche le quote del credito d’imposta per l’acquisto di beni 4.0 per il triennio successivo.
Come anticipato nell’introduzione, queste saranno dimezzate rispetto al beneficio disponibile nel 2022. In particolare:
- 20% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro
- 10% per investimenti da 2,5 a 10 mld di euro
- 5% per investimenti da 10 a 20 mln di euro
Il credito d’imposta 2022 è cumulabile con altri incentivi?
L’esistenza di più opportunità diverse di incentivazione, presenti o future, apre la strada a una domanda che può fare la differenza tra cogliere appieno tutti i vantaggi oppure rischiare, magari, di vedersi penalizzati in un secondo momento a seguito di controlli sulle certificazioni e le documentazioni prodotte.
In particolare, per chi si chiede se sia possibile cumulare più incentivi per l’acquisto di particolari prodotti e soluzioni, la risposta è che il doppio finanziamento è vietato se la spesa che si sostiene è una sola e la stessa, mentre è possibile ottenere due (o più) bonus cumulando le diverse forme di sostegno se, anche nell’ambito dello stesso investimento, le agevolazioni vanno a coprire costi differenti.
Per chi volesse approfondire questo aspetto, lasciamo il riferimento a una risorsa dedicata.
Incentivi Industria 4.0: come sfruttare al massimo il credito d’imposta sui robot
Fatte queste premesse è chiaro come, in assenza di nuove valutazioni da parte del Governo (sempre possibili, ma al momento improbabili), il 2022 sia un anno ancora molto vantaggioso per gli investimenti in tecnologie abilitanti.
In quest’ottica l’acquisto di robot collaborativi, che in media ha un ROI molto rapido (nell’ordine dei 12 mesi), può risultare ancora più vantaggioso e facilmente sostenibile da aziende di ogni dimensione, in particolare per le PMI.
Lavorando da anni con i principali operatori di finanza agevolata in Italia, siamo in grado di offrire a tutti i clienti un riscontro affidabile in tempi rapidi per consentire le valutazioni necessarie alla scelta di accedere agli incentivi del Piano Nazionale Transizione 4.0.
Tra questi c’è una realtà leader come Innova Finance, con cui abbiamo instaurato una relazione solida con reciproca soddisfazione, a vantaggio di chi sceglie le soluzioni robotiche Alumotion.
“Gli incentivi statali rappresentano un terreno che talvolta può essere approcciato con diffidenza dalle aziende, per paura di trovarsi di fronte a processi complessi che potrebbero sfociare nella mancata erogazione del contributo desiderato – spiega Piergiorgio Zuffi, Direttore Commerciale e Socio di Innova Finance -. Questa cautela rischia però di far perdere opportunità davvero vantaggiose e uniche, come il credito d’imposta 2022 per Industria 4.0. Poter contare sul supporto di professionisti qualificati e competenti permette di esternalizzare i costi e prevenire i rischi che questa attività può comportare, traendone beneficio”.
“Il supporto di Alumotion in questa fase si declina nel fare da tramite con la nostra struttura commerciale tra le esigenze del cliente e le necessità – di documenti e certificazioni – che Innova Finance può richiedere per portare a buon fine una pratica – spiega Fabio Facchinetti, COO di Alumotion – La relazione che è venuta a instaurarsi nel tempo ha reso molto lineare e fluido lo scambio di informazioni, riducendo al minimo indispensabile le tempistiche che passano dall’investimento da parte dell’azienda all’erogazione dei bonus fiscali che agevolano e velocizzano l’ammortamento”.
Diverse realtà hanno già fatto ricorso al nostro supporto in questi ultimi anni riuscendo a cogliere appieno l’opportunità del credito d’imposta per gli investimenti in tecnologie abilitanti.
Il nostro staff tecnico e commerciale è a disposizione per fornire le informazioni e il supporto necessari rispetto ai beni incentivabili e alle soluzioni più idonee per le specifiche esigenze di ogni realtà.