Cobot per l’automazione industriale, come integrarli? 5 luglio 2024, cronaca di una giornata di formazione con Alumotion, Universal Robots e tanti partner!
Il Collaborate Roadshow di Universal Robots è tornato a fare tappa presso il nostro Experience Center, a otto mesi di distanza dall’ultima volta.
Venerdì 5 luglio 2024 abbiamo ospitato più di 30 aziende del territorio che hanno risposto favorevolmente al nostro invito a venire a vedere i robot collaborativi in azione e ascoltare il racconto di chi già li ha integrati con successo.
Crediamo molto in questa formula, perché in più di quindici anni di esperienza a contatto con le realtà manifatturiere della Lombardia (e non solo) abbiamo riscontrato come intorno ai robot, e in particolare ai cobot, i robot collaborativi, sia ancora necessario fare un’importante opera di divulgazione.
Queste soluzioni, che costituiscono l’architrave della nostra proposta al mercato, sono ancora poco conosciute e talvolta spaventano, perché le aziende credono che l’investimento necessario per accedere a questa particolare tecnologia sia fuori dalla loro portata.
Questo non è più vero, perché i robot collaborativi oggi hanno un costo accessibile per realtà di ogni dimensione, comprese le Piccole e Medie Imprese (PMI), soprattutto grazie agli incentivi statali a sostegno di questo genere di innovazione: secondo i dati raccolti da Universal Robots, di cui siamo Preferred Partner e distributori autorizzati in Italia e in particolare in Lombardia, il ROI medio dei cobot è inferiore ai dodici mesi, che possono diventare ancora meno grazie ai bonus fiscali.
Un altro timore diffuso, ma che viene smentito non appena si vedono i robot collaborativi in azione, è la convinzione che si debba stravolgere l’impianto della produzione e occupare una superficie molto grande, per includere il braccio robotico all’interno di una gabbia perimetrale e farlo lavorare senza creare pericoli per gli operatori.
La rivoluzione dei cobot Universal Robots sta proprio nella loro capacità di lavorare fianco a fianco con le persone, come una sorta di utensili evoluti, grazie alla presenza di sensori e di funzioni di sicurezza (ben 17 su tutti i robot della serie UR) che permettono di evitare gli impatti con le persone e gli oggetti.
A conferma di questi fatti, Enrico Rigotti, Country Manager di Universal Robots, ha presentato i dati delle integrazioni completate con successo nel mondo e anche in Italia, dove siamo in prima linea nell’adozione dei robot collaborativi.
Dopo questa introduzione, il nostro cofondatore, Fabio Facchinetti, ha spiegato cosa significa avere una tecnologia di questo tipo all’interno di un’azienda, focalizzandosi sulla possibilità di rendere più efficienti alcuni processi e di automatizzare le attività più ripetitive, che possono comportare uno stress psicomotorio per gli operatori coinvolti.
Grazie ai robot collaborativi, moltissime attività si possono automatizzare e quindi svolgere anche di notte o nel weekend, o comunque mentre le persone sono impegnate in altre mansioni, anche nella stessa linea produttiva.
Nell’excursus storico, Facchinetti si è poi concentrato sul percorso che sta portando Alumotion da essere un distributore di robot collaborativi a una realtà che vende soluzioni complete, spesso subito pronte all’uso.
Con il kit di pallettizzazione RPAC-A10, per esempio, mettiamo a disposizione una soluzione autoprodotta che può cominciare a lavorare nel giro di poche ore, quelle necessarie per la prima configurazione, perché tutti gli elementi che servono a realizzare l’attività sono già inclusi nel kit.
Il discorso è valido anche per le soluzioni di pallettizzazione plug-and-play sviluppate da Robotiq, rappresentata al nostro evento dal Channel Sales Manager Daniele Pamparana che ha parlato di come PE20, AX30 e gli altri modelli a catalogo possono risolvere nel giro di ore il problema della pallettizzazione in tante aziende.
Le parti che compongono un sistema offrono l’ulteriore vantaggio di poter essere impiegate in altre mansioni qualora le esigenze della produzione lo richiedano.
Un passaggio molto apprezzato dell’evento Collaborate UR di luglio 2024 è stato il racconto di Tecno Tesm Srl, con la voce di Tiziano Mascarello (uno dei suoi soci), che ha spiegato come, spostando e riprogrammando di volta in volta i quattro cobot UR che ha acquistato nel tempo, è riuscito a creare applicazioni diverse che lo hanno tenuto al passo con le mutate esigenze della sua produzione.
Il tutto soltanto con i robot collaborativi e una stampante 3D, utilizzata per creare gli elementi di presa personalizzati per le sue specifiche esigenze.
In alternativa al fai-da-te, le aziende che vogliono automatizzare la produzione impiegando i robot collaborativi hanno la possibilità di rivolgersi a noi per trovare il system integrator più preparato per sviluppare l’applicazione di cui hanno bisogno.
Con Zetapunto e altri integratori partner che abbiamo selezionato nel tempo, abbiamo raccontato le caratteristiche di questa soluzione e offerto ai partecipanti all’evento la possibilità di entrare direttamente in contatto con la nostra rete, agevolando così il passaggio tra la decisione di automatizzare e il momento in cui si sceglie di farsi supportare in questo da un team esperto.
Uno spazio molto interessante, che ha destato la curiosità di tutte le persone presenti, è stato quello dedicato alla presentazione del nostro nuovo partner Open Group Italia, alla cui professionalità ci affidiamo quando i clienti hanno bisogno di supporto per cogliere le opportunità di finanza agevolata disponibili, sia attingendo ai fondi regionali o di categoria, sia chiarendo le idee rispetto alle misure introdotte con il piano Transizione 5.0.
Il settore manifatturiero in Lombardia (come nel resto dell’Italia) attende con curiosità e fiducia questa rilevante novità che potrebbe sbloccare diversi investimenti, in particolare nell’automazione dei processi.
Grazie alla collaborazione con Open Group Italia, contiamo di offrire ai nostri clienti gli strumenti per cogliere queste opportunità e accedere ai vantaggi che permettono loro di continuare a essere competitivi sul mercato, affrontando la concorrenza di tante altre realtà esistenti nel mondo.
“Siamo molto soddisfatti del riscontro che ha avuto questa giornata, che ci ha richiesto un importante impegno in fase di preparazione ma che ha raggiunto sicuramente l’obiettivo di avvicinare tante realtà ai vantaggi dei robot collaborativi – commenta Fabio Facchinetti – Speriamo di avere presto altre occasioni simili in collaborazione con Universal Robots per continuare l’opera di formazione sulle potenzialità delle automazioni leggere per l’industria: c’è n’è ancora davvero tanto bisogno, per aiutare le nostre imprese a essere ancora più apprezzate e competitive, in Italia e all’estero”.