Bando Digital Business: fino a 15.000 € a fondo perduto per le PMI e microimprese lombarde? Vale anche per i cobot, ecco i dettagli
Accanto alle agevolazioni per l’acquisto di robot e tecnologie abilitanti messe a disposizione dal Governo con la Legge di Bilancio 2021 (in particolare il credito d’imposta del 50% già presentato in un approfondimento dedicato), Regione Lombardia predispone dei bandi per supportare le industrie innovative nell’integrazione di nuove tecnologie e risorse.
Il bando che va sotto il nome di “Digital Business – Voucher Digitali I4.0” è indirizzato alle cd. “Microimprese” e alle Piccole e Medie Imprese (PMI) che hanno la sede operativa all’interno dei confini di Regione Lombardia.
Questa agevolazione è cumulabile con il credito d’imposta e permette di ricevere un contributo a fondo perduto utile a finanziare la realizzazione di progetti nell’ambito delle tecnologie di innovazione digitale 4.0, tra i quali anche le installazioni di robot avanzati e celle collaborative come quelli della nostra proposta.
In particolare la misura nasce per sostenere “interventi di digitalizzazione ed automazione funzionali”, oltre a voler incentivare sviluppi produttivi nel segno della sostenibilità e della riduzione dell’impatto ambientale e sociale.
Se ti interessa accedere subito ai dettagli del bando, trovi tutto nell’apposita sezione di questa notizia
I robot collaborativi e la sostenibilità
In questo senso i robot collaborativi (o cobot) rappresentano una soluzione ideale sotto molti punti di vista.
Si tratta infatti di dispositivi “general purpose”, che possono trovare impiego in tante applicazioni industriali anche diverse e molto distanti tra loro.
Ad esempio quelle dettagliate nella sezione dedicata del sito, ma anche tante altre come un progetto innovativo che ci ha visti a supporto di una startup che realizza oggetti di arredo con la stampa 3D di materiali biologici e di recupero: ne parleremo presto in un approfondimento dedicato.
Sempre per via di questa loro particolare natura, i cobot si possono reimpiegare facilmente su altre attività, a seconda delle esigenze del momento e della produzione.
In questo senso risultano particolarmente interessanti i principi della cd. “lean robotics”, teorizzati dai nostri partner di Robotiq e da noi applicati con convinzione – e successo – in tantissime applicazioni.
Tra i 4 capisaldi, infatti, c’è anche il “minimizzare gli sprechi”, sia dovuti ai sovraccarichi delle macchine e delle persone, sia legati alle variazioni che si impostano nell’attività e al consumo delle risorse più in generale.
Il cobot, in particolare, permette di “liberare le mani” degli operatori e valorizzare al massimo il loro potenziale intellettivo, progettuale e organizzativo impiegandolo in attività concettuali anziché in operazioni meccaniche a basso grado di specializzazione.
Per chi volesse approfondire ulteriormente l’argomento, rimandiamo al breve video dedicato realizzato dal nostro COO, Fabio Fachinetti.
Torniamo ora al bando di Regione Lombardia “Digital Business – Voucher Digitali I4.0” e ai suoi dettagli più squisitamente tecnici, a vantaggio delle aziende intenzionate ad approfittarne:
Il bando e le spese ammissibili
Tra le spese ammissibili ci sono:
- Consulenza, quando erogata direttamente dai cd. “fornitori qualificati” dei servizi
- Formazione, se impartita direttamente o tramite soggetto delegato dal cd. “fornitore qualificato”
- Investimenti, in attrezzature e software, a condizione che siano strettamente necessari per la realizzazione del progetto
Si considerano “fornitori qualificati” solo quelli iscritti al cd. “Elenco pubblico di Fornitori di servizi e tecnologie I4.0“, di cui è disponibile un elenco (in costante aggiornamento). In particolare si tratta di:
- Digital Innovation Hub (DIH)
- Ecosistemi Digitali per l’Innovazione (EDI)
- Competence Center e Centri di Ricerca – come MADE, di cui siamo tra i fondatori e partner
- Incubatori certificati o accreditati
- FABLAB
- Centri di trasferimento tecnologico di Impresa 4.0
- Startup e PMI “innovative”
- Grandi imprese con 250+ addetti e fatturato annuo 50+ € milioni o bilancio di 43+ € milioni
- ITS
Regione Lombardia vincola l’erogazione del contributo al rispetto di alcune soglie, in particolare:
- almeno il 20% della spesa totale deve ricadere sotto la voce “Consulenza”
- almeno il 35% deve essere per “Investimenti”.
Sono ammesse anche soluzioni in leasing, ma in questo caso gli importi ammissibili sono esclusivamente quelli delle spese sostenute nel periodo di realizzazione del progetto, ovvero i canoni pagati entro il 31 dicembre 2021.
Gli importi massimi del contributo
Nel rispetto di questi requisiti, Regione Lombardia eroga un contributo a fondo perduto, con queste caratteristiche:
Per le microimprese:
- l’investimento minimo è di 4.000 euro
- l’importo massimo erogabile a fondo perduto è di 5.000 euro
- la copertura massima della spesa può essere del 70%
Per ottenere il massimo del vantaggio (70%) è quindi necessario un investimento per un importo di 7.142 euro o superiori
Per tutti (PMI e microimprese):
- l’investimento minimo è di 10.000 euro
- l’importo massimo è di 15.000 euro
- la copertura massima della spesa può essere del 50%
Per ottenere il massimo del vantaggio (50%) è quindi necessario un investimento per un importo di 30.000 euro o superiori
Le date per partecipare
Le domande di partecipazione al bando possono essere presentate dal 17 maggio 2021 (a partire dalle ore 14) fino alle ore 12.00 del 18 giugno 2021.
La presentazione delle domande può essere fatta esclusivamente in modalità telematica, attraverso il sito http://webtelemaco.infocamere.it
Le spese agevolabili sono quelle sostenute a partire dal 26 aprile 2021.
Il termine ultimo per la realizzazione del progetto e la rendicontazione è il 31 dicembre 2021.
I documenti
Il testo del bando, approvato dalla Giunta regionale il 26.4 con delibera n. 4615 e licenziato con la determinazione Segretario Generale di Unioncamere Lombardia n. 30/2021 del 29 aprile 2021, è consultabile in questa pagina.
Ulteriori informazioni sono reperibili sul sito di Regione Lombardia e nelle FAQ redatte e aggiornate da Unioncamere.
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