Il ‘nostro’ Technology Hub
Quelle alla fiera Technology Hub sono state tre giornate intense, impegnative, sorprendenti.
Nel contesto di Fieramilanocity si sono infatti riunite molte aziende e realtà differenti tra loro, ma accomunate dalla spinta verso l’innovazione tecnologica, caratterizzate da una forte passione e voglia di crescere.
Per i visitatori non solo è stato possibile vedere di persona diversi prodotti che fanno parte del panorama tecnologico 4.0, ma interfacciarsi con le persone dietro le tecnologie, e assistere a convegni di approfondimento per scoprire le reali applicazioni di questi prodotti.
Come disse Theodore Levitt (1925-2006), economista e professore alla Harvard Business School: ‘Così come l’energia è la base della vita stessa, e le idee la fonte dell’innovazione, così l’innovazione è la scintilla vitale di tutti i cambiamenti, i miglioramenti e il progresso umano’
Produrre i cambiamenti che possano rendere migliore il futuro è stato il comun denominatore dei partecipanti alla fiera.
Convegni per l’innovazione tecnologica
Proprio per spiegare le possibili applicazioni dei nostri robot collaborativi, Mattia Coti Zelati (Robotics engineer) e Fabio Facchinetti (Resp. Marketing e acquisti) hanno partecipato al ciclo di convegni organizzati dalla fiera Technology Hub: un’occasione per chi visitava gli stand di scoprire le potenzialità dei cobot.
Presso la Piazza Medicale, Mattia ha parlato dello sviluppo della robotica in ambito medico e chirurgico, con la presentazione dal titolo ‘Kinova: un robot leggero a basso consumo per soluzioni innovative medicali’. I dati esposti hanno mostrato come il mercato della robotica nel settore ospedaliero stia crescendo in maniera esponenziale di anno in anno, tanto che si prevede avrà un valore di circa 2.5 miliardi di dollari nel 2021.
Un concetto che è stato sottolineato diverse volte è stato ‘aiutare, non sostituire’, proprio per rimarcare la collaboratività dei robot, che vanno ad affiancare personale qualificato come strumenti utili per migliorare la qualità del lavoro.
La famiglia dei robot di Kinova trova applicazioni sia in questo settore (incluso quello dell’assistenza a persone disabili) ma anche in campi differenti come quello dei servizi o industriale.
Fabio ha invece accompagnato i visitatori nel mondo della programmazione, con i due convegni ‘Robot con il senso del tatto con software Artiminds’ e ‘Piattaforme robotiche per lo sviluppo in ROS’.
La prima presentazione si è quindi focalizzata sul software che permette di generare con wizard, senza scrivere una riga di codice, il codice nativo da trasferire al braccio robot per consentirgli di svolgere operazioni complesse. Si tratta di una soluzione ideale anche per la simulazione dei movimenti del robot con la possibilità di importare direttamente i modelli CAD da inserire nell’applicazione robotica.
Il giorno successivo ha invece tenuto un focus su ROS (Robot Operating System), un set di librerie software e tools che consente di realizzare applicazioni per i robot e il mondo della robotica. Le dimostrazioni in video delle numerosissime applicazioni rese possibili da questo sistema ha catturato l’attenzione di numerosi visitatori, che hanno potuto scoprire l’utilizzo di ROS in ambito medico, nella grande distribuzione, nei servizi e altro ancora.
Scuole, ragazzi e innovazione
Una buona fetta di visitatori al Technology Hub era composta da studenti e insegnanti di diverse scuole, venute a scoprire cosa offre il mondo dell’innovazione tecnologica.
Ma alcuni ragazzi sono stati protagonisti attivi della fiera, presso l’area ‘TECNOLOGIA, ISTRUZIONE E LAVORO’: si trattava degli studenti della scuola Breda dei Salesiani di Sesto San Giovanni, che tra le altre cose avevano due Dobot presso il loro stand.
Abbiamo infatti deciso di realizzare una partnership con questa scuola, per realizzare in concreto quello che è il nostro obiettivo principe: fornire uno strumento utile in ambito educativo per apprendere la robotica.
Uno studio che oggi è fondamentale per potersi inserire in contesti lavorativi nuovi e sempre più diffusi, che prevedono l’utilizzo di robot in diverse applicazioni. Tenuto conto di questo, il Dobot non è rivolto solo alle scuole ma in senso più ampio a tutti coloro che vogliono apprendere l’uso di una stampante 3d e di un cobot o imparare la programmazione informatica, perfetto anche per training aziendali.
Durante queste tre giorni abbiamo anche avuto come ospite il BD Director di Dobot in Cina, James Zheng, che ha rappresentato un’ottima compagnia e un utile supporto durante tutta la fiera.
James ha colto quest’occasione per conoscere meglio il contesto italiano e ha potuto interfacciarsi direttamente con un Istituto tecnico come quello dei Salesiani. I ragazzi hanno potuto fargli domande sul Dobot ma anche sulla robotica educativa.
Anche noi abbiamo sfruttato questa chance per fargli una breve intervista:
Non c’è che dire: la fiera Technology Hub di quest’anno è stata un’esperienza ricca di novità, nuove conoscenze e relazioni. In attesa dell’edizione 2019, per continuare a rimanere aggiornati sulla robotica collaborativa rimanete connessi e seguiteci nel nostro blog!