Pinze Elettriche Robotiq: 3 innovazioni da afferrare al volo!
Immaginate una pinza robotica in grado di capire se l’oggetto che ha afferrato gli sia caduto “dalle dita”, di aumentare la forza da imprimere nel caso “sentisse” la necessità di stringere la presa, di manipolare oggetti morbidi con estrema cura e delicatezza. Stiamo andando troppo veloci con l’immaginazione? Niente affatto. Vi abbiamo appena descritto le ultime innovazioni introdotte nelle pinze elettriche di Robotiq.
Prima di continuare il post vi invitiamo a guardare questo video, che analizzeremo punto per punto.
1) Object Detection (rilevamento degli oggetti)
E’ ormai da anni che Robotiq fornisce alle sue pinze elettiche adattive un sistema di rilevamento degli oggetti.
In realtà ciò che è sempre stato rilevato è la posizione delle dita robotiche della pinza stessa. Se i sensori si accorgono che le dita non raggiungono la posizione impostata (che solitamente è ad una corsa maggiore rispetto a quella richiesta), il software delle pinze elettriche Robotiq comprende che l’oggetto è stato afferrato correttamente. Infatti avendo l’opportunità di di impostare la forza di presa il robot si arresta quando incontra un ostacolo che impone una resistenza maggiore di quella richiesta.
All’inizio del video possiamo vedere meglio questo passaggio. Le pinze elettriche sono programmate affinchè le loro dita si chiudano completamente fino a raggiungere la posizione 230.
Se invece la pinza si ferma alla posizione 145 (esempio del video), viene inviata un messaggio di conferma al robot per comunicare che l’oggetto è stato afferrato. Al contrario se raggiungerà la posizione 230 e l’oggetto da afferrare è più grande rispetto a quella posizione, la pinza avviserà il sistema dellla mancata presa.
La nuova funzionalità implementata dà la possibilità di individuare immediatamente se un oggetto scivola o addirittura è caduto durante la presa. Con la nuova funzionalità le dita delle pinze elettriche continuano la corsa avvicinandosi con l’obiettivo di arrivare a 230 ma fermandosi prima (a 175 nell’esempio) a causa della perdita del pezzo.
2) Secure Grip Mode (modalità presa sicura)
Quest’altra novità introdotta nelle nuove pinze elettriche è particolarmente utile per quegli oggetti dalle forme irregolari e difficili da afferrare. Proprio come l’esempio mostrato nel video: un mazzo di cavi. A causa della sua natura flessibile, il mazzo di cavi cambia forma durante la presa.
In altre parole, pinze elettriche prive della modalità “Grip Mode” (ovvero modalità di presa sicura), avvertirebbero un feedback dovuto alla forza di resistenza da parte dell’oggetto, pertanto eviterebbero di afferrarlo facendolo così cadere.
Con la modalità Grip Mode invece, le pinze elettriche leggono la forza di resistenza dell’oggetto come un segnale per imprimere maggiore forza.
Nel video si vede come le pinze elettriche, non appena “avvertono” la resistenza del mazzo di cavi, adattino la loro presa per afferrare meglio il mazzo stesso.
Arrivati a questo punto, apriamo una parentesi, permetteteci di aggiungere una considerazione “umana”.
E’ impressionante come gli ingegneri di Robotiq siano riusciti a fornire alle loro pinze elettriche una sorta di consapevolezza della presa. E’ come se avessero trasferito il “tatto umano” alle pinze elettriche. Saper riconoscere che un oggetto sta per “sfuggire” dalla presa è una caratteristica di vitale importanza per le linee di produzione.
Ci facciamo “impressionare” troppo facilmente? Allora continuiamo ad analizzare il video.
Il secondo esempio che mostra la funzionalità “presa sicura” non è meno stupefacente rispetto al primo.
Se la pinza avverte che un ostacolo rischia di far cadere l’oggetto afferrato, l’intelligenza artificiale del sistema trasmette l’input di avvicinare le dita quanto basta per evitare di perdere l’oggetto stesso. E’ l’ideale per quel genere di applicazioni che prevedono variabili lungo la linea produttiva in un ambiente di lavoro relativamente instabile.
3) Low Force Mode (forza leggera)
E se le dita delle pinze elettriche di Robotiq dovessero afferrare oggetti delicati e facilmente distruttibili come le uova?
Manipolare parti fragili non è facile per le mani umane, figuriamoci per le pinze robotiche.
Calcolare la giusta forza da imprimere per afferrare oggetti come le uova non è facile, talmente è sottile la sfumatura tra una presa troppo leggera ed una troppo forte.
Una volta attivata la modalità Low Force è possibile attivare la giusta forza alle dita di una pinza quando essa ha a che fare con materiali morbidi. Mettendo in funzione questa modalità si riesce ad afferrare un oggetto con estrema cura, posizionandolo senza schiacciarlo mantenendo la sua forma originale.
Queste innovazioni sono state introdotte per un motivo molto semplice: rendere le pinze adattabili e versatili per ogni ambiente di lavoro. Queste funzioni permettono loro di poter essere impiegate per ottenere ogni obiettivo prefissato, a prescindere dall’applicazione, a prescindere dalle parti che devono essere lavorate.
- Asservimento macchine
- Automazione del magazzino
- Movimentazione parti
qualunque sia la vostra applicazione le pinze Robotiq sono pronte per rendere più efficace e produttiva la vostra produzione.
Se volete saperne di più vi rimandiamo alla nostra pagina dedicata alla gamma delle pinze elettriche adattive Robotiq. Contattateci per un’eventuale dimostrazione presso la vostra azienda, oppure per qualsiasi chiarimento, commentate pure il nostro articolo.